È “normale ” distruggere il pianeta?
Molte persone chiedono perché sia rilevante il fatto che stiamo distruggendo la natura ed anche la nostra stessa civiltà. Che importanza ha? In effetti, tutto quello che accade non è solo la conseguenza della natura umana profondamente imperfetta (come le religioni ci insegnano da sempre), non è allora tutto “normale”?
Questo atteggiamento è decisamente allarmante perché comunica una disillusione, una mancanza di significato e dunque la scelta di non agire giacchè ritenuto inutile, perlomeno a livello personale, demandando quindi ogni azione agli amministratori degli stati.
La terra come presenza vivente
La posizione cambia quando pensiamo alla Terra come presenza vivente. Popolazioni di tutto il mondo hanno creduto in una Madre Terra che dona vita e accoglie i morti nel suo terreno fertile. I Greci la chiamavano Gaia, presenza terrena dell’Anima Mundi, misteriosa intelligenza primordiale che fa nascere tutto ciò che esiste e nutre e sostiene tutto ciò che è.
Platone afferma: “questo mondo è in realtà un essere vivente dotato di anima ed intelligenza… una sola entità visibile, che contiene tutte le altre attività viventi.”
L’ambiente parte di me
Dedicandosi anche alla scienza come via di conoscenza possiamo capire che l’ambiente non è un un fattore esterno a me, è parte del mio corpo. Pensiamo solo all’alimentarsi ed al respirare, atti che permettono l’entrata del pianeta in noi. Ricordiamo che il nostro respiro è l’assunzione del latte della madre aria, creata per noi dai microbi del suolo e dagli organismi vegetali con cui condividiamo la superficie della terra.

Uomo, animali, piante e pianeta sullo stesso piano
Si rende sempre di più necessario accettare che, oltre alle connotazioni materiali che alla terra ascriviamo, esiste la sacralità, che porta a considerare ciò che non è uomo o animale uguale a noi e non inferiore. Pensiamo anche alla nutrizione vegana che non considera le conseguenze sulla Terra e sui popoli che sta producendo, perché non mette sullo stesso piano piante ed animali.
Avidità o solidarietà
Tutto ciò che l’uomo produce è naturale, anche la bomba atomica, la plastica, i pesticidi, … ciò che fa davvero la differenza è la consapevolezza nella concezione dell’uso della tecnologia. Uso che può essere spinto da avidità o da solidarietà.
La scelta
Ora che la scienza ci informa della crisi sociale ed ecologica che stiamo scatenando nel mondo, possiamo scegliere se rimanere nel modo di vivere che ha prodotto la crisi, oppure agire spinti da una consapevolezza più profonda, cambiando radicalmente il nostro modo di stare al mondo. In effetti la scelta è obbligata poiché il pianeta si riprenderà dalle aggressioni generando nuove biodiversità, ma, noi, non resteremo immuni da questo subendo il risultato peggiore nella partita.
L’equilibrio
Cosa manca all’essere umano per tornare a vivere in armonia con il pianeta che lo accoglie? L’equilibrio che ci mette in grado di bilanciare il necessario progresso con la conservazione, la produttività con la solidarietà ….
Il livello personale
Scegliere di cambiare il nostro stare al mondo modifica, a livello personale, salute fisica e psichica.
La fitoterapia / la lavanda
L’estratto idroenzimatico di Lavandula officinalis è la mia proposta per tornare all’equilibrio, risvegliando la nostra luce interiore. Per affrontare l’alternanza stanchezza/euforia.
Da sempre simbolo di purezza, virtù, serenità, usata sin dai Greci per allontanare la negatività e purificare l’ambiente (Egitto).
È la pianta per placare l’impulsività e calmare i nervi, per sciogliere le idee fisse e sperimentare una sensazione di vastità, dove formulare pensieri più liberi e precisi e prendere le decisioni con più equilibrio.
Il mio progetto di vita
Sacra alla Dea Vesta (dea del focolare, del tempio) ci consente di venire in contatto con il progetto che sta dentro di noi. Realizzarlo è l’unico modo di stare al mondo senza distruggersi. Come dire “se non ti realizzi la natura ti distrugge, non servi”; pensiamo a quanti si ammalano perché inseriti in un ruolo lavorativo che non fa parte del loro progetto di vita e, essendo preda di energie inferiori come la rabbia e la paura, non riescono a progettare in modo propositivo ed equilibrato il loro cambiamento.
Quindi “Lavanda” per chiunque esagera, ma cerca l’equilibrio.

La scienza
Naturalmente la farmacognosia si è occupata anche di Lavanda dimostrando la sua attività calmante e rasserenante.
Aggiungo l’uso esterno del suo olio essenziale dalle spiccate proprietà lenitive e decongestionanti. Dunque, questo estratto può proficuamente entrare a far parte di un protocollo per affrontare lo stress, l’insoddisfazione e la mancanza di senso dei tempi che viviamo.