Molte delle problematiche che si accendono durante i periodi dello stress nascondono un significato specifico, forse non immediato da interpretare.
  • Colonna vertebrale: due sono le porzioni importanti, il tratto lombare che comporta il peso dello stare dritti al mondo e quello cervicale che indica quanto si sappia sostenere lo sguardo dei competitori. Dunque quando in assenza di riscontro radiologico i malesseri cervicali o lombari possono riferirsi al carattere del soggetto oppure alle fragilità del momento.
  • Muscolo: è la forza comandata dalla volontà del soggetto, dunque l’azione conseguente alla decisione. Mialgie, miastenia, crampi, ipotonie ci possono far riflettere sulla capacità decisionale del soggetto.
  • Stomaco: porta di accesso al nostro corpo per introdurre ciò che ci fa vivere. Dunque il contatto tra l’esterno e l’interno si noi. Può rigettare ciò che non è gradito al subconscio.
  • Intestino: indica la disponibilità ad offrire o meno del nostro all’ambiente esterno. Allora la stitichezza può farci pensare alla chiusura emotiva, alla necessità di non farci perdere nulla. L’irritabilità del colon che si contrae troppo alla fuga dalle responsabilità, al senso di colpa con il conseguente bisogno di lavarsi internamente.
  • Fegato: riguarda la difficoltà a vivere ed accettare i nostri sentimenti e gli affetti che altri ci offrono. Magari l’esterno non ci riconosce quanto desideriamo. L’ emozione ad esso collegata è la collera.
TANTO PER SISTEMARE I DETTAGLI CHE CONTANO

Abbellire gli ambienti con un piccolo bouquet di fiori o una ciotola di frutta fresca così da rinnovare la nostra sensibilità alla bellezza ed attivare risonanze emotive che, in profondità, compensano il disordine creato dallo stress.
Diffondiamo nell’ambiente l’olio essenziale di rosmarino, pianta sacra per gli antichi greci e romani, che stimola il cervello ed allenta i blocchi mentali; la pianta del ricordo.
L’olio essenziale di ginepro per ritrovare l’equilibrio emotivo, per gestire bene il contatto con le persone.
L’olio essenziale di vetiver, in India soprannominato olio della tranquillità. Creiamo il bouquet: limone, rosmarino, vetiver.
DALLA SIBERIA L’ELEUTEROCOCCO

Mi sento già rilassata a ricordare questa grande terra fatta di foreste e di radure subartiche con il suo popolo radicato ed adattato alle più difficili condizioni. Mi comunica solidità ed affidabilità e come un volo la mente va verso la linfa di betulla ed alla Russia di cui parlerò in seguente appuntamento.
L’Eleuterococco è il Ginseng siberiano, utile quando i risvegli notturni ci impediscono la rigenerazione, quando la spossatezza o i residui dei sintomi respiratori invernali si trascinano più del dovuto, magari diventando cronici.
L’estratto che ci trasmette la capacità da lui acquisita in Siberia di sopportare anche le condizioni più proibitive. “La meravigliosa erba che farà tornare il tuo viso giovane e prolungherà la tua vita per sempre in una cornice d’oro e gioielli” (antica ode).
TANTO PER SISTEMARE I DETTAGLI CHE CONTANO

Facciamo clic per scollegarci, per liberare la mente e lasciar scorrer i pensieri in maniera analogica. Vediamoci e realizziamo il quadro di noi in un giardino o su un terrazzo, su una sedia di vimini, accomodati al di sopra di un cuscino con la candida federa in cotone, con un libro di carta tra le mani ed una matita colorata per sottolineare le frasi più belle. Sentiamo il profumo della mina temperata, delle pagine del libro, ascoltiamo cosa dice al cuore ed alla mente ogni paragrafo.
Sorseggiamo una tisana di tiglio, passiflora, melissa e biancospino.