GEMMOTERAPIA

Si avvale dell’uso dei gemmoderivati, che sono ottenuti esclusivamente dalla trasformazione dei meristemi: gemme, radichette, germogli, linfa o altri giovani tessuti vegetali. Il livello d’intervento è quello di drenaggio e di terreno, cioè di preparazione dell’organismo a ricevere le cure e miglioramento delle condizioni di predisposizione del soggetto a produrre certi disturbi.
C'è una grande differenza fra la gemmoterapia e la fitoterapia classica: la prima usa tessuti embrionali che conservano la propria capacità riproduttiva e potenziale a scopo terapeutico.
La fitoterapia invece usa i tessuti vegetali adulti o definitivi, che sono costituiti da cellule che non sono più in grado di riprodursi. Sono quindi tessuti meno ricchi di componenti con una efficacia terapeutica più ridotta.
Ecco perché i gemmoderivati hanno un effetto terapeutico molto più veloce.
Rispetto ad altri estratti o preparazioni fitoterapiche che usano solo il principio attivo – la specifica droga della pianta – la gemmoterapia utilizza tutte le proprietà della pianta.
Nel gemmoderivato è conservato l'intero fitocomplesso, l'insieme delle sostanze che caratterizzano la pianta nel suo complesso e che sono responsabili dell'azione terapeutica.
In questo modo il vantaggio è duplice: da un lato i gemmoderivati espletano un'azione più completa e sinergica. Per esempio il gemmoderivato di Biancospino combina sia le proprietà tipiche del frutto, che espleta azione sul cuore, sia del fiore che invece ha azione diretta sul ritmo cardiaco.
Dall'altro, non essendo usata solo la droga specifica, gli effetti collaterali di questi prodotti sono praticamente nulli.
Un terzo vantaggio degli estratti con tessuti in accrescimento è l'uso di dosi minori rispetto ad altri rimedi fitoterapici proprio perché si tratta di tessuti più attivi.